Quando abitare è Abitarsi

Capitano anche a te quei momenti di intensa rivalutazione? Quelli dove senti la necessità di cambiare qualcosa? A me capita piuttosto spesso, le chiamo “fasi di aggiornamento”.


Di solito mi taglio i capelli (fatto), sposto o sostituisco qualcosa in casa (fatto), faccio una mini trasferta o viaggio (ovviamente non fatto). La cosa in più che voglio fare questa volta è cambiare qualcosa anche nel mio modo di comunicarmi.

Abitare è abitarsi

Così ho deciso di tornare ad usare l’espressione “Abitarsi“, una parola che mi ha fatto compagnia dal 2013 al 2015, quando ho iniziato ad essere presente sui social e con un sito mio.

Abitarsi è il primo nome con cui mi sono comunicata al mondo  quando ancora ero un po’ costretta a chiamare il mio progetto “olistico” per potermi presentare come qualcuno che non si occupa di abitare in maniera canonica. 

Adesso credo che i tempi siano cambiati, che non ci sia bisogno di aggiungere un sostantivo che specifichi e imbrigli: occuparsi della bellezza, dell’armonia di una casa e di come ci si sentono dentro i suoi abitanti è in effetti olistico, ma non è più qualcosa di straordinario.

Non è più straordinario parlare di sensibilità, di igiene energetica, di benessere emotivo, di teoria del colore e di rimedi naturali di riequilibrio abbinati alla decorazione d’interni.

Invece di seguire soltanto un desiderio estetico si può andare un pochino più a fondo e progettare un nuovo allestimento basato su qualcosa di autenticamente reale, vissuto, sentito.

Quando abiti la casa come te stesso, come un secondo corpo più grande, ti accorgi inevitabilmente che ti somiglia,  che c’è la tua essenza e quella di chi la condivide con te, un luogo che può sostenerti nei tuoi momenti di cambiamento, nel celebrare la bellezza della creatività, di uno stile autentico, di comodità ed accoglienza, anche se è una casa “di passaggio”, anche se non è scritto da nessuna parte che è tua, anche se la vivi solo in parte.

Non importa, è lo spazio dove passi molto del tuo tempo, molta della tua intimità.
Il mio compito qui è di aiutarti a rendere la tua casa sempre più simile alle tue aspirazioni, valori, desideri, talenti. 

Da persona altamente sensibile è proprio quello che ho iniziato a fare su di me e sulle case che ho abitato da sempre, ho accumulato esperienza e studio, ed è da li che sono arrivate le soddisfazioni più grandi.

E quindi come si fa ad abitarsi? Partendo dall’ascolto ed accostando agli strumenti progettuali piccole pratiche e rimedi naturali che derivano dalla naturopatia, dal feng shui, dalla mindfulness e dalla tradizione.

E così, tutto il resto segue questa logica di sensibilità, ascolto e bellezza: la scelta di una palette colore, della decorazione, dei tessuti, l’elaborazione di uno stile personale, la scelta e l’abbinamento dei complementi, dell’illuminazione, di un armonia. 

Tutto si rifà alla bellezza, al piacere dello stare bene, un approccio mindful, un approccio gentile.

Casa è dove ti senti accolt*. Questa è la frase che ho scelto per rappresentare e condividere la mia filosofia in questo ritorno all’essenziale, al semplice di abitarsi.

Nell’espressione “abitarsi” c’è il mio “perchè”, che se ci pensi è anche un invito a tenerlo sempre a mente, sempre presente, sempre aggiornato.

 

ritratto

Silvia Ramalli.

Sono una Stilista d’interni, ovvero coccolo case e abitanti. 

Sono esperta nello scovare e far sbocciare l’armonia nascosta delle case e trasformarle in posti che ti fanno stare bene davvero, anche se hai un piccolo budget.
Nel tempo libero amo annodare macramè, camminare per boschi e scoprire posti nuovi, sempre con un pò di musica nelle orecchie.