Quando ti trovi ad arredare casa, ma anche semplicemente a rinnovare un’ambiente nel suo aspetto o funzionalità è normale compiere alcuni errori, alcuni banali e rimediabili, altri un pò meno.
Non sempre abbiamo tutto il tempo necessario ed a volte si compiono disattenzioni che possono compromettere il risultato che ti eri prefissato di ottenere o a farti spendere più denaro del dovuto.
Sbagliando si impara, è uno dei miei motti più cari, ma visto che ho tanti anni di esperienza, perchè non condividere con te gli errori che più comunemente ho visto compiere?
Yes, questi che sto per raccontarti sono 5 degli errori più comuni, della serie se-li-conosci-li-eviti, ma non solo! Puoi “allenarti” a riconoscerli a casa tua come nelle case di amici e conoscenti, affinando il tuo occhio e la tua capacità di immaginare soluzioni 😉
Poco tempo e poca inventiva potrebbero portarti a trattare il soggiorno alla stregua della cucina e quindi a scegliere gli arredi “in blocco”, come proposto dai cataloghi dei produttori.
Sicuramente è una scelta che ti fa risparmiare tempo, e con un gesto “ti levi il pensiero” ma il rischio è che il tuo salotto finisca con il somigliare pericolosamente a quell’allestimento nello showroom in cui l’hai visto per la prima volta.
Riusciresti a rilassarti davvero in un ambiente che non senti tuo? Che non esprime niente di te?La coerenza è importante quanto la personalizzazione, specialmente nell’ambiente più aperto ed espressivo di tutta la casa.
Quindi sì alle scorciatoie che ti fanno risparmiare tempo ma senza tralasciare i dettagli che hanno grande impatto sul tuo senso di riconoscimento, tipo: “sì, questo è proprio il MIO soggiorno!”. Non escludere un giro per mercatini per incontrare arredi o complementi unici, un pezzo vintage o un’opera per te speciale.
E invece cosa succede se esageri con l’espressione? Sì esatto, rischi l’estremo opposto, il kitsch.
Succede alle personalità più estroverse ed entusiaste, piene di interessi, ma cosa vuol dire davvero kitsch?
Kitsch è il famigerato “cattivo gusto“, espressione apparentemente soggettiva, ma che in realtà è semplicemente un mix di stili, di linguaggi, di forme o materiali che non comunicano tra loro.
Kitsch è anche quando hai troppe cose, ognuna con la sua cosa da dire, che alzano il volume complessivo, un pò come se ci fossero tante voci.
Come ci fa sentire un ambiente tendente al kitsch? In un posto così ti sentirai sovrastimolato, confuso, non riuscendo ad “abbassare la guardia”.
Sei una persona piena di interessi e di voglia di esprimerti, il tipico eterno indeciso, per evitare l’effetto kitsch ti serve una e una cosa soltanto: un progetto.
Puoi farlo tu stesso o puoi affidarti alla supervisione di un professionista con cui condividi una sensibilità, l’importante è che colori, linguaggi e stili seguano un coerente “filo narrativo” (sì, una casa è anche un racconto!)s
Errore piuttosto frequente che si potrebbe classificare come appendice del kitch, è quando sovrapponi un patchwork di materiali, specialmente quando si parla di diverse essenze di legno.
Ad esempio hai ereditato una bella madia in rovere, affianco metti un mobile porta tv in wengè, il tavolo è in bamboo ed il pavimento in parquè di ciliegio?
Ecco che hai appena ottenuto un mix micidiale, perfettamente dissonante a livello cognitivo, della serie: dove mi trovo?
Il legno è un elemento vivo che connette l’interno con l’esterno ed è importante che ci sia coerenza nelle scelte.
Un’altro errore che è bene evitare sono i materiali ad imitazione di altri: molto meglio un autentica plastica di un finto marmo!
Anche il punto 4 è comunissimo!
Un errore molto facilmente rimediabile, ma prima devi farci caso!
Un unico punto luce a soffitto per intera stanza vanifica tutti i tuoi sforzi di renderla accogliente ed elegante: l’unica luce ” a pioggia” renderà tutto molto piatto e poco interessante.
Non utilizzare la luce per arredare è un gran peccato, perchè è uno strumento economico e di grandissimo effetto.
Uno studio dell’illuminazione mirato può da solo garantirti un gran benessere sai?
Non solo sarai più comodo visivamente, ma potrai modulare le tue atmosfere in base al tuo stato d’animo, all’attività che stai facendo ed al periodo dell’anno.
Una stanza dovrebbe avere almeno tre punti luce diversificati, ad altezze diverse e di intensità diverse!
Da stilista d’interni, sarebbe poco serio se non inserissi il 5 punto nella mia lista di errori più comuni.
La mancanza di cura nella scelta e nell’allestimento del tessile ti porta a rendere più visibili le criticità della stanza, a sentirla più fredda e rigida, a vedere di più spigoli ed asperità.
Non è obbligatorio che tutto sia setoso e voluttuosamente femminile, anche una stanza tendenzialmente maschile ha i suoi tessuti, la cosa che farà la differenza sarà la cura e la progettualità che ci metti.
Il tessuto in casa si esprime in maniera trasversale nei tendaggi, sulle sedute, i cuscini, tappeti, nella biancheria del letto e nei paralumi, è ciò che filtra la luce, rende morbide le sedute e attutisce il rumore dei tuoi passi.
Una qualsiasi stanza della tua casa acquisterà in morbidezza, fascino e piacevolezza se investirai un pò del tuo tempo nel definire una dimensione tattile.
Questi sono errori molto comuni, ho parlato di quelli che vedo più spesso nelle case.
Non sono giudizi però, non tutte le persone sono sensibili ai dettagli o hanno il tempo di dedicarsi alla casa, ma posso dirti senz’altro che l’esperienza mi ha insegnato che non sono dettagli senza un effetto: molti di questi errori possono essere rimediati ed il beneficio sarebbe più grande di quello che immagini.
Ne continuerò a parlare anche nelle prossime uscite della newsletter, Abitarsi Magazine. Se non sei ancora iscritto, rimedia gratis cliccando quì. Ci leggiamo presto!
Silvia Ramalli.
Sono una Stilista d’interni, ovvero coccolo case e abitanti.
Sono esperta nello scovare e far sbocciare l’armonia nascosta delle case e aiutarti a trasformarle in posti che ti fanno stare bene davvero, anche se hai un piccolo budget.
Nel tempo libero amo annodare macramè, camminare per boschi e scoprire posti nuovi, sempre con un pò di musica nelle orecchie.