Se non ne hai mai sentito parlare ti racconto brevemente: i fiori di Bach, o essenze floreali di Bach, sono rimedi naturali messi a punto da Edward Bach, medico e omeopata del secolo scorso.
Consistono in “tinture madri” di 39 fiori spontanei della zona europea, raccolti in luoghi incontaminati di prima mattina e lasciati in immersione in acqua purissima e poi filtrati e diluiti.
Le 39 essenze lavorano in combinazione tra di loro ed hanno la proprietà di riequilibrare le energie emozionali di una persona o di un’animale, riportando armonia nel sistema interno.
Sono quindi rimedi vibrazionali proprio come quelli omeopatici.
Se anche tu come me sei sensibile agli ambienti e le loro energie, leggi anche questo articolo, ed anche questo, potrebbero esserti utili, ma poi ritorna quì eh 😉
La composizione di fiori di Bach più famosa ed utilizzata in assoluto è il Rescue Remedy, composto di 5 essenze floreali, sostiene in tutte le situazioni di stress, sia emotivo che fisico ed è il più versatile specialmente quando ancora non abbiamo preso confidenza con questi preziosi rimedi naturali.
In quanto esseri viventi, anche le nostre piante possono risentire di stress e purtroppo subire anche dei traumi che possono mettere a repentaglio la loro salute o addirittura la loro sopravvivenza.
Ecco che la floriterapia può essere utilissima per le nostre piante, sia in interno che in esterno, e sia per la loro cura quotidiana come in casi di particolare stress.
I casi in cui una pianta può essere sottoposta a stress purtroppo sono molteplici: da un prolungato periodo di siccità, ad un eccesso invece di umidità, o una prolungata esposizione al sole.
Ma anche cadute, perdita di fogliame, parassiti, fioriture che tardano ad arrivare o perdita di vitalità.
Ho utilizzato i fiori di Bach anche nei casi di quei “salvataggi in extremis”, sai quando vai a casa dell’amica con il pollice nerissimo e noti una povera creatura che chiede aiuto?
Insomma, di qualsiasi natura sia lo stress subito, la pianta ce lo comunica forte e chiaro con una perdita del suo vigore, della sua bellezza, della sua armonia, e di certo possiamo intervenire con buone possibilità di riuscita.
Uno dei momenti più delicati per le nostre piante da interno spesso lo sottovalutiamo, ed è proprio il momento di accogliere in casa nostra una nuova pianta.
I vivai spesso hanno molta cura delle piante in esposizione, ma non si può dire lo stesso dei reparti dei grandi supermercati, dove le piante hanno stazionato per periodi anche lunghi in assenza di luce naturale, con aria condizionata e comunque lontane da un ambiente per loro salutare.
Le piante sono assolutamente tenaci e riescono a resistere a queste condizioni sfavorevoli, ma apprezzano anche un sostegno in più nel momento in cui devo affrontare un notevole cambiamento d’ambiente, anche se in positivo.
Le piante infatti hanno le radici, e per loro uno spostamento non è mai un evento da sottovalutare: devono infatti ricreare il loro equilibrio e questo costa energie preziose.
Se utilizzi il Rescue Remedy, non sbagli mai.
Lo trovi in farmacia ed in erboristeria con grande facilità e segui le indicazioni non esporrai la pianta a nessun effetto collaterale.
I fiori di Bach si assumono per via orale, 4 gocce 4 volte al giorno, e per le piante la “posologia” non fa alcuna differenza: 4 gocce, 4 volte al giorno, possibilmente diluendo le gocce in pò d’acqua da vaporizzare sul terreno.
A me piace spiegarlo così: è come se tu volessi accordare una chitarra: sai che affinchè la corda tenga l’accordatura dovrai farlo più volte. Lo stesso si può dire per un “informazione energetica” come quella dei rimedi floreali.
In questo caso, l’informazione che arriva alla pianta è di ripristinare il normale equilibrio biologico e favorire l’adattamento, e secondo Edward Bach, 4 ripetizioni sono l’ideale affinchè avvenga quell'”accordatura”.
Specialmente adesso che ci sono le partenze per le ferie, il momento mi sembra ideale per prenderci qualche minuto e preparare un rimedio naturale che sarà per le nostre piante un toccasana con una funzione adattogena.
Qualche giorno prima di partire, ad esempio, e per alcuni giorni dopo il nostro rientro dalle vacanze, possiamo coccolare le nostre piante ed aiutarle ad adattarsi energeticamente al cambiamento nebulizzando i rimedi sul terreno.
La preparazione è davvero molto semplice, ma sarà necessario sapere che nel Rescue Remedy è presente una percentuale di alcol che funge da conservante, quindi una buona diluizione sarà necessaria.
Silvia Ramalli.
Sono una Stilista d’interni, ovvero coccolo case e abitanti.
Sono esperta nello scovare e far sbocciare l’armonia nascosta delle case e aiutarti a trasformarle in posti che ti fanno stare bene davvero, anche se hai un piccolo budget.
Nel tempo libero amo annodare macramè, camminare per boschi e scoprire posti nuovi, sempre con un pò di musica nelle orecchie.