Open space: 7 modi di separare visivamente.

Qualche decennio fa solo le case più “moderne” avevano un open space, ma adesso quasi tutti abitiamo spazi con meno pareti in cui diversi ambienti si aprono gli uni  sugli altri.

Ne parlavamo anche in questo articolo, le nostre case si sono fatte più fluide, agili ma in un open space l’esigenza di distinguere un’area da un’altra è comunque prioritaria.

Ai fini di una corretta percezione ed orientamento è infatti molto importante che ogni area e funzione sia ben individuabile e ci renda comoda ogni attività a cui l’ambiente è dedicato.

Un open space è quindi sì un ambiente aperto ma in cui rimane un certo ordine anche solo percettivo, tra un’area ed un’altra. 

L’open space più frequente è quello dove convivono cucina, area pranzo e soggiorno, oppure soggiorno ed area pranzo e ciò che le caratterizza è uno spazio unico, destinato a più funzioni.

La quinta: che cos’è?

Se ciò che vogliamo fare è distinguere due aree dello stesso ambiente, quello che ci serve è creare una quinta.

La quinta è un elemento non strutturale che distingue visivamente un ambiente o un’area dall’altra, senza schermarle completamente ovvero lasciando una comunicazione.

E’ come un “ostacolo” che può essere a tutta altezza o parziale, e può avere diverse funzioni:

 

  • Distinguere visivamente ed energeticamente due ambienti
  • Creare uno spazio più raccolto
  • Creare un passaggio modificando un percorso
  • Ottenere una parete attrezzata dove c’è poco spazio.
La quinta: che cos'è?

Perchè la quinta si chiama così?

Conoscere l’origine di questa parola in effetti ci aiuta anche a capirne la funzione.

La quinta scenica è un termine che viene dalla scenografia teatrale, dove il palco ha appunto cinque livelli di profondità, ed il quinto è di fatto una parete mobile oltre alla quale lo spettatore non vede, per questo si usa l’espressione “cosa succede dietro le quinte” intendendo qualcosa che non di vede ma che accade.

Nell’interior design quindi la quinta è utilizzata come alternativa ad una parete, più leggera, a volte mobile, e che permette di separare mantenendo comunque un’apertura.

Come separare due ambienti senza pareti?

Come separare due ambienti senza pareti?

Quindi adesso conosciamo il valore di una quinta siamo pronti per vedere insieme 7 modi in cui poter declinare questa separazione parziale perfetta per gli open space e per i monolocali.

1 Quinte in cartongesso o in muratura.

Quindi una vera e propria parete parziale, che può andare da pavimento a soffitto oppure avere un’altezza variabile. 

Solitamente la troviamo in tre altezze: ad altezza gomito o più bassa, se ci serve di creare un passaggio, come ad esempio in un ingresso, sopra l’altezza degli occhi se quello che ci interessa è schermare un’area e creare privacy, oppure a tutta altezza.

2 Quinte a listelli.

Di solito fabbricate in legno, possono essere anche tinteggiate come la parete ed essere facilmente mimetizzate

Hanno una maggiore apertura perchè i listelli possono essere posizionati con una distanza variabile tra loro, lasciando intravedere oltre.

E’ una divisione ideale ed una schermatura parziale leggera, che ci serve specialmente quando la stanza è piuttosto ampia. Di solito sono si installano a tutta altezza.

Questo tipo di quinta può essere progettata per accogliere una libreria, degli scaffali o comunque delle soluzioni funzionali.

3 Le quinte in vetro.

Una quinta in vetro è una vera e propria parete trasparente, che permette la vista ma che crea un ostacolo e plasma quindi passaggi e percorsi. 

La parete in vetro scherma a livello acustico e termico ma non a livello visivo, ed essendo montata su un telaio in legno o in metallo, permette di montare anche porte ed infissi, comportandosi come una parete a tutti gli effetti.

Un’ottima soluzione per la cucina ad esempio, oppure per creare un passaggio-corridoio in spazi molto ampi.

4 Arredi che dividono un ambiente.

Una soluzione davvero facile quando vuoi dividere un ambiente senza pareti, è quello di utilizzare degli arredi, ed in base all’effetto che puoi ottenere sceglierai mobili diversi.

Potrai scegliere un mobile basso o uno molto alto, da porre perpendicolarmente ad una parete o in mezzo al volume della stanza, ma per svolgere funzione di quinta il tuo arredo dovrà avere una caratteristica essenziale: avere due facce!

E’ più frequente trovare in commercio librerie a giorno “bifacciali” ed un pò meno mobili contenitori. 

Se l’esigenza è quella di ottenere un’ulteriore superfice di contenimento, spesso la soluzione ideale è la progettazione su misura.

Anche in questo caso la schermatura sarà parziale e permetterà di distinguere ambienti e creare passaggi mantenendo un apertura tra le aree.

Le quinte in vetro

5 Grandi piante.

Puoi ottenere una schermatura leggera impiegando delle piante da interno piuttosto grandi, con un fogliame mediamente fitto, scegliendo l’altezza che ti interessa. 

Una composizione di vasi (e portavasi!) con piante diverse che occupino lo spazio che serve per poter assolvere a questa funzione, doneranno all’ambiente una bellissima carica vitale.

6 Pannelli in tessuto.

Si può separare due ambienti anche in modo morbido, permettendo alla luce di filtrare e all’occorrenza anche di spostare la nostra quinta.

E’ possibile se scegli dei pannelli divisori in tessuto, montati su binari fissi da pavimento a soffitto, oppure mobili, con la possibilità di aprirli o chiuderli a piacimento.

Creano un effetto quinta assolutamente efficace e ti danno la possibilità di introdurre anche un motivo o un pattern decorativo in accordo con la stanza, vedi un esempio quì.

6 I paravento o separè.

Le quinte più versatili e leggere in assoluto, che si possono aprire, chiudere e spostare in un gesto semplicissimo. 

Non sono vere e proprie quinte perchè della parete hanno ben poco, ma ti permettono comunque di regolare la privacy, il raccoglimento, o di segnalare il passaggio.

Il bello di questo tipo di schermatura, è che sono accessori che puoi accordare allo stile e allo stato d’animo che vuoi ricreare, scegliendone il materiale, il linguaggio ed il livello di complessità.

Quello che ti mostro nell’immagine ad esempio è in rattàn, semplice e naturale e di finitura artigianale con i tipici cardini a soffietto. 

In realtà le tipologie di questo genere di complemento sono praticamente infinite, e nella sua leggerezza da la possibilità anche di giocare con stili, materiali e colori.

In conclusione.

Che sia un monolocale o un grande open space, la possibilità di modulare la visibilità e creare passaggi non è utile soltanto ad una migliore disposizione e vivibilità di una casa, ma soprattutto ad una corretta e più chiara percezione della funzionalità degli ambienti.

Le nostre case hanno sempre meno pareti e solo molti gli elementi che si fanno man mano più fluidi e versatili, dandoti la possibilità di scegliere, momento per momento come vivere al meglio uno spazio in base a come ti senti.

Il tema della scelta estemporanea, in base alle esigenze ed i bisogni anche interiori che abbiamo nel gesto dell’abitare è un tema sempre più centrale nell’interior design, con sempre maggiori soluzioni ed attenzione al benessere di chi abita: quale soluzione sceglieresti tu tra queste?

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Silvia Ramalli.

Sono una Stilista d’interni, ovvero coccolo case e abitanti. 

Sono esperta nello scovare e far sbocciare l’armonia nascosta delle case e aiutarti a trasformarle in posti che ti fanno stare bene davvero, anche se hai un piccolo budget.
Nel tempo libero amo annodare macramè, camminare per boschi e scoprire posti nuovi, sempre con un pò di musica nelle orecchie.

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