Se potessi rivedere e riprogettare la tua quotidianità, ti proporresti gli stessi ritmi che hai adesso? Credo che tu ne avessi la possibilità, faresti le tue giornate di 46 ore oppure ridurresti gli impegni allo stretto necessario, dettando tu i tempi, che sarebbero molto, molto diversi!
Slow in inglese significa lento, in questo caso sicuramente “più lento” rispetto ai ritmi a dir poco frenetici e stressanti che viviamo quotidianamente.
Quello dello slow living è un vero e proprio modo di fare, una tendenza o una filosofia di vita, che nasce in reazione alle condizioni stressanti a cui siamo praticamente obbligati tutti quanti.
Meno stress, più salute e gioia. Saremo credo tutti d’accordo nell’affermare che la salute e la gioia non abitano nel “fast” ma vanno belli tranquilli al loro ritmo, quello naturale.
Ti sarà sicuramente familiare l’espressione slow food, vero?
Fa riferimento al tipico modo di mangiare che abbiamo in Italia, rilassato, informale, abbondante, goloso, che assapora con calma e che a tavola ” ci invecchia”.
Abbiamo sentito il desiderio di reagire al fast food quando iniziò a prendere piede in Italia ormai 40 anni fa, contrapponendo una lentezza che in un modo o nell’altro è nel nostro DNA.
Vivere lento porta gli stessi benefici del mangiare lento: ti godi di più la vita ed i piaceri che ha da offrire, che per inciso, a prescindere dalla situazione in cui ti trovi, ci sono sempre, e la buona tavola, un tramonto, un bosco o la compagnia speciale ne sono solo alcuni esempi.
Le “piccole” cose, che virgoletto perchè non sono affatto piccole ma invece immense ricchezze e uniche fonti di un piacere autentico, non il piacere “dopaminico” a cui ahimè, ci si va sempre più abituando.
Se il tempo rallenta ecco che diventa presente, consapevole dell’attimo dopo attimo, del respiro dopo respiro, dei movimenti che compi e soprattutto, sei consapevole di come ti senti.
Quando viviamo in velocità la nostra concentrazione è divisa in mille compiti, attenta a non sbagliare o ad ottenere un determinato risultato, e di certo non si sofferma sui bisogni del nostro corpo o su quelli emozionali.
Così, ci allontaniamo dai nostri propri, personali ritmi e dal presente, che è l’unico tempo in cui puoi davvero essere consapevole di come ti senti e di che cosa hai bisogno.
E infatti, consapevolezza è una parola chiave anche per quanto riguarda lo slow living, e quasi mai la si trova associata al concetto di piacere, ma in questo caso vanno proprio a braccetto.
Una casa consapevole, ed abitata con consapevolezza è una casa che ti aiuta ad essere presente e partecipare a tutti quei piccoli momenti di piacere domestico, in inglese si direbbe una casa mindfull, oppure homefull, argomento su cui ho dedicato già un’articolo, lo trovi quì.
Ti dico la verità, questa è una filosofia che abbraccio con tutta me stessa e che cerco di portare nelle case dei miei clienti, nei contenuti che produco sui miei canali e nella mia vita privata, ogni giorno.
E ti posso dire che non è facile, non è scontato, richiede di ricordarsi di amarsi (sigh, dovrebbe essere la base) attraverso piccoli gesti, rallentamenti voluti, desiderati e concessi.
Vista la mia lunga esperienza nel cercare di conciliare i ritmi imposti a quelli interni, personali e naturali, mi sento questa volta di darti 15 consigli, 15 idee a cui ispirarti ed aiutarti a settarti su una quotidianità più piacevole.
15 cose naturalmente da fare dentro ed insieme alla tua casa, con i tuoi cari o da solo.
Silvia Ramalli.
Sono una Stilista d’interni, ovvero coccolo case e abitanti.
Sono esperta nello scovare e far sbocciare l’armonia nascosta delle case e aiutarti a trasformarle in posti che ti fanno stare bene davvero, anche se hai un piccolo budget.
Nel tempo libero amo annodare macramè, camminare per boschi e scoprire posti nuovi, sempre con un pò di musica nelle orecchie.